Donna con forti dolori alla pancia

Endometriosi e gravidanza naturale: il 50% delle pazienti ci riesce

L’endometriosi è una malattia cronica dell’apparato riproduttivo femminile, che colpisce l’endometrio, la parete che riveste l’utero. Si manifesta, nella maggior parte dei casi, con un forte dolore a livello pelvico in associazione ad altri fastidiosi sintomi, ed è diagnosticata nel 10-20% delle donne europee in età fertile. La malattia è associata anche ai casi di infertilità: c’è una connessione tra endometriosi e gravidanza che non arriva. Vediamo perché e quali sono le possibili soluzioni.

Che cos’è l’endometrio e qual è la sua funzione

L’endometrio è il tessuto dell’apparato riproduttivo che riveste internamente l’utero. Gioca un ruolo importante anche nel ciclo mestruale. Durante l’ovulazione, quando l’utero è pronto ad accogliere un ovulo da fecondare, l’endometrio raggiunge il suo massimo spessore.

Se la gravidanza non ha inizio, l’endometrio si assottiglia e si sfalda: questo processo porta alla fuoriuscita di perdite di sangue e di residui di tessuto considerati morti dall’utero.
Quando si verificano severe alterazioni dell’endometrio, con conseguenze sull’apparato riproduttivo e sul ciclo mestruale, si può parlare di endometriosi.

Endometriosi cos’è e quali sono i suoi sintomi

L’endometriosi si manifesta quando il tessuto endometriale fuoriesce dall’utero migrando nelle aree circostanti, principalmente nelle ovaie, nella vagina, nelle tube di Falloppio e nella vescica. Le porzioni dell’endometrio che vagano al di fuori dell’utero non possono essere espulse naturalmente durante il ciclo, comportando infiammazioni, dolore e, nei casi più gravi, lesioni ai tessuti e agli organi dell’apparato riproduttivo.

Esempi di conseguenze sono cisti endometriosiche, tessuto cicatriziale che ostruisce le tube di Falloppio, distorsione dell’anatomia pelvica, alterazione della qualità degli ovociti. Di conseguenza si riducono le possibilità di rimanere incinta per le complicazioni che la malattia comporta.


Tra i sintomi dell’endometriosi, infatti, ritroviamo:
ciclo mestruale abbondante (con necessità di cambiare assorbente anche ogni ora) e molto doloroso;
dolore cronico a livello pelvico, che si estende anche all’addome e alla schiena;
dolore nella minzione e nella defecazione, con una tendenza alla cistite e alla stitichezza;
dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia).

Diagnosi di endometriosi: una gravidanza è possibile?

Oggi una diagnosi di endometriosi può arrivare anche in estremo ritardo. Spesso sia la donna che i medici sottovalutano i dolori associati alle mestruazioni: ricorda che avere sintomi come quelli che ti ho riportato nel paragrafo precedente non è la norma.

Ecco perché consiglio sempre alle mie pazienti con sospetta endometriosi di tenere un diario su cui appuntare tutti i sintomi che compaiono nell’arco dei 28 giorni del ciclo mestruale. È una base di partenza importantissima per un’anamnesi accurata a supporto di un esame obiettivo ginecologico.

Questi due step non sono sufficienti. Per avere la certezza di un’endometriosi è necessario ricorrere a esami diagnostici, come:
ecografia transvaginale, per valutare la presenza di tessuto endometriale nelle ovaie;
risonanza magnetica o clisma opaco, per valutare la presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’apparato riproduttivo, quindi nella vescica o nell’intestino.

Quando risultano positivi, per avere conferma definitiva di una diagnosi di endometriosi, si procede con una laparoscopia diagnostica: è’ un trattamento chirurgico, sia diagnostico che operativo, per osservare oppure operare diverse patologie della cavità pelvica femminile. E’ un trattamento mini-invasivo, ma efficace in quanto permette una diagnosi accurata e la cura di diverse condizioni patologiche.

Endometriosi e gravidanza: le risposte ai tuoi dubbi

Quando comunico la diagnosi di endometriosi alle pazienti, una delle prime domande che mi viene posta riguarda la possibilità di rimanere incinta. Purtroppo non esiste una risposta valida per tutte.

Una gravidanza con endometriosi dipende da fattori differenti, come:

  • lo stadio della malattia, dal lieve (stadio I) al più grave (stadio IV) con lesioni profonde;
  • l’età della paziente, che resta in ogni donna un fattore di fertilità;
  • eventuale occlusione delle tube o cisti ovariche conseguenti all’endometriosi, che impediscono una fecondazione degli ovuli o aumentano il rischio di aborti e gravidanze extra-uterine;
  • mancata serenità psicologica, spesso dovuta anche alla fragilità dei rapporti di coppia causata dall’assenza di vita sessuale attiva.

Con la ginecologa si possono valutare diverse strade:

  • terapia medica;
  • effettuare una laparoscopia per rimuovere o distruggere le lesioni presenti;
  • affidarsi alla chirurgia conservativa, per rimuovere quanto più tessuto endometriale possibile, salvaguardando ovaie e utero.

Visita ginecologica per endometriosi e gravidanza a Roma e Pontecorvo

Se hai avuto una diagnosi di endometriosi o se sospetti di soffrirne e vorresti delle risposte su una futura gravidanza, sono qui per te. Puoi scrivermi un’e-mail per un consulto preliminare o fissare una visita ginecologica presso i centri di Roma e Pontecorvo in cui lavoro.

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