La fecondazione naturale è il processo biologico che consente il concepimento di un nuovo individuo. Si verifica grazie all’incontro di un gamete maschile (spermatozoo) con un gamete femminile (ovulo), dopo un rapporto sessuale completo e non protetto, in cui l’eiaculazione dell’uomo avviene all’interno della vagina.
Le fasi della fecondazione naturale
L’incontro tra ovulo e spermatozoo ha dietro di sé un lungo e delicato percorso, che presuppone condizioni favorevoli come:
- la donna nella fase ovulatoria del ciclo;
- la capacità dello spermatozoo di arrivare alle Tube di Falloppio e penetrare la superficie dell’ovulo.
Ma non solo. Sono tanti i fattori che entrano in gioco quando si ricerca una gravidanza naturale. Familiarizzare con ognuno ti aiuterà quando ti sentirai pronta per avere un figlio.
Ovulazione e concepimento
Il primo fattore è il ciclo mestruale. Un ciclo regolare (della durata di 28 giorni) è composto da tre fasi:
- follicolare, in cui i follicoli contenenti gli ovuli, si sviluppano all’interno delle ovaie;
- ovulatoria, in cui il follicolo selezionato in questo ciclo, rilascia nelle tube di Falloppio un ovulo maturo da fecondare;
- luteinica, in cui l’utero si prepara ad accogliere l’ovulo fecondato.
Se la fecondazione non avviene, l’ovulo verrà espulso con il ciclo mestruale.
Perché te lo spiego? Perché conoscere in quale fase del ciclo ti trovi è importante per rimanere incinta. Tra tutte, la più importante è l’ovulazione, che si verifica intorno al 14° giorno.
Nei giorni immediatamente precedenti l’ovulazione, il follicolo rilascia l’unico ovocita giunto a maturazione, che viaggerà fino alle Tube di Falloppio. Qui resterà per 24 ore, in attesa di uno spermatozoo che lo fecondi.
Cosa accade se in prossimità di questo evento si ha un rapporto sessuale non protetto? La coppia ha il 20% di possibilità di ottenere una gravidanza.
Come l’ovulazione facilita la fecondazione naturale
Durante l’ovulazione, il liquido vaginale assume una consistenza diversa, che facilita il passaggio degli spermatozoi lungo il canale vaginale. Con l’eiaculazione, l’uomo rilascia fino a 200 milioni di spermatozoi per milligrammo di sperma, ma in prossimità dell’ovulo ne arrivano solo 200.
Gli spermatozoi rimasti nuotano all’interno delle tube ovariche, dove possono restare in vita per 3-4 giorni. Se questo lasso di tempo coincide con il rilascio della cellula uovo, ci sono buone probabilità che avvenga la fecondazione.
Come avviene la fecondazione naturale
L’ovulo è protetto in superficie dalla corona radiata, uno sottile strato di cellule, seguita da una barriera di natura glicoproteica, detta zona pellicida.
Per poter fecondare l’ovulo, lo spermatozoo deve riuscire ad attraversare indenne entrambe. Nella fase di attraversamento, lo spermatozoo rilascia degli enzimi che scatenano la fusione delle due membrane cellulari, aprendosi la strada verso il nucleo dell’ovulo e impedendo ad altri spermatozoi di entrare.
Durante questa fase, lo spermatozoo perde “la coda”, penetrando l’ovulo solo con la testa, che contiene il corredo cromosomico maschile del futuro bambino. Sarà proprio quest’ultimo a determinare il sesso del nascituro.
La fecondazione è avvenuta, ma resta ancora un’ultima fase per dare inizio alla gravidanza: l’impianto dell’ovulo fecondato nella parete uterina, da cui trarrà il nutrimento necessario alla crescita dell’embrione nei successivi 9 mesi.
Dopo la fecondazione, l’ovulo fecondato, che in questa fase è chiamato blastocisti, impiegherà 5 giorni per arrivare all’interno dell’utero, dove si impianterà nell’endometrio grazie al progesterone prodotto dal corpo luteo.
Da questo momento produrrà la gonadotropina corionica umana (beta hCG) che entrerà in circolo nel sangue. Sarà proprio questa glicoproteina a far rilevare la gravidanza dagli esami del sangue.
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