disegno apparato riproduttivo femminile

Quali malformazioni uterine possono impedire una gravidanza?

L’apparato riproduttivo femminile è un congegno perfetto e affascinante dal punto di vista medico. La sua salute è fondamentale per una vita serena e completa, che può essere minacciata quando si presentano malformazioni uterine.

Vediamo quali sono e come possono incidere sulla fertilità femminile.

Cosa sono le anomalie uterine congenite

Le malformazioni uterine congenite sono alterazioni della struttura dell’utero, che possono influire sulla capacità della donna di portare a termine una gravidanza in età fertile.

Le alterazioni si generano durante la gestazione del feto e possono restare silenti fino a quando la donna, ormai adulta, non si sottopone a esami clinici di controllo, come un’ecografia transvaginale, una sonoisterosalpingografia .

Uno dei motivi che porta a tali approfondimenti è proprio una sospetta infertilità. Purtroppo, non è raro che le donne con malformazioni uterine o anomalie vaginali abbiano difficoltà a rimanere incinte o vadano incontro ad aborti spontanei ripetuti.

Esistono anche forme di malformazioni acquisite, formatesi quindi dopo la nascita della donna, che possono impattare sulla fertilità. Esempi sono grandi miomi che deformano la cavità uterina, interventi chirurgici o gravidanze con gravi complicazioni.

In generale, quando dopo un anno di rapporti sessuali non protetti la gravidanza tanto desiderata non arriva, la decisione migliore è affidarsi a una specialista in infertilità femminile, che sappia guidare la paziente verso l’individuazione della causa a monte e la giusta soluzione.

Quali sono le malformazioni uterine a rischio per la fertilità

Più o meno comuni, le anomalie congenite del tratto genitale femminile sono una delle principali cause di infertilità nella donna. Di seguito, ti riporto quelle che ho riscontrato nelle mie pazienti nel corso degli anni:

Utero bicorne

La malformazione colpisce il fondo uterino, che non si presenta unito, ma biforcuto creando un solco superiore a 1,5 cm. Motivo per il quale i medici lo chiamano anche utero a cuore. In un utero bicorne completo il solco si estende fino alla cervice, mentre si ferma alcuni centimetri prima in un utero bicorne parziale.

Nell’immagine di pazienti.it puoi vederne un disegno esplicativo, comparato a una normale conformazione dell’utero.

<strong>Quali malformazioni uterine possono impedire una gravidanza?</strong>

Utero unicorne

In questa anomalia l’utero si presenta con un solo ovaio e una sola tuba di Falloppio. Rispetto al bicorne, c’è una maggiore possibilità di fecondazione del’ovulo, ma resta altrettanto alta la probabilità di aborto spontaneo e gravidanza pretermine.

Utero setto

La cavità uterina si presenta divisa in due, parzialmente o totalmente, da una membrana di tessuto fibroso generata da una malformazione dei dotti di Müller. La costrizione della cavità uterina potrebbe essere non diagnosticata, fino a complicazioni durante la gravidanza.

Conseguenze di un utero setto sono aborti spontanei, parti pretermine, distacco di placenta e posizione podalica del bambino durante il travaglio.

Atresia vaginale

Conosciuta anche come aplasia dei dotti Mülleriani, rientra nelle malformazioni vaginali e comporta una parziale o totale assenza della vagina nella paziente. L’atresia è classificata come malattia rara dal Ministero della Salute.

Può restare silente fino al menarca, quando la mancata fuoriuscita e l’accumulo del sangue mestruale all’interno della cavità uterina o nelle tube provoca coliche addominali e un possibile ricovero della ragazza per individuarne le cause scatenanti.

Sindrome di Rokitansky

Fa parte delle atresie vaginali. Colpisce 1 bambina su 5000 e comporta il mancato o parziale sviluppo della vagina e dell’utero, ma con ovaie e genitali esterni formati normalmente. Si ipotizza che l’origine sia genetica, sebbene gli studi scientifici non ne abbiano ancora individuato la vera causa.

La sindrome di Rokitansky comporta problemi di infertilità soprattutto in causo di mancato sviluppo dell’utero, la sede dove andrà a impiantarsi l’embrione. Senza uno spazio adeguato, l’ovulo fecondato non potrà crescere e giungere al termine delle 40 settimane.

È possibile restare incinta con delle malformazioni uterine?

La risposta è: “Dipende”. Per essere accurata, è necessaria un’indagine clinica sulla paziente, per ipotizzare o escludere la possibilità di iniziare e portare a termine una gravidanza naturale.

In alcuni casi, una soluzione all’infertilità è la procreazione medicalmente assistita, ma solo se l’apparato riproduttivo presenta condizioni favorevoli all’impianto dell’ovulo e a un suo corretto sviluppo nell’utero.

Vorresti approfondire le conseguenze di una diagnosticata malformazione uterina sulla fertilità? Vieni a trovarmi in uno dei centri in cui lavoro a Roma e in provincia di Frosinone.

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