La sonoisterosalpingografia (HSSG) è un’ecografia transvaginale, della durata di 15-20 minuti, che sfrutta le immagini in 3D per valutare se le tube di Falloppio, dette anche salpingi, sono ostruite oppure libere.
Le salpingi si presentano come dei condotti che collegano le ovaie all’utero: le prime accolgono gli ovociti da fecondare, il secondo è l’organo in cui si impianta l’ovulo fecondato. Se le salpingi sono occluse, l’ovaio e l’utero non comunicano, impedendo una gravidanza naturale.
L’occlusione tubarica è la causa del 30-40% dell’infertilità femminile, per questo la sonoisterosalpingografia è il primo esame prescritto dalla ginecologa per indagare lo stato di pervietà delle tube.
Quando farla
La sonoisterosalpingografia è un esame per l’infertilità femminile ed è consigliato quando, dopo 12 mesi dall’inizio dei rapporti sessuali non protetti, non si è ancora presentata una gravidanza. L’esame si svolge entro il 12 gg del ciclo mestruale, prima che sia avvenuta l’ovulazione.
Come prepararsi alla sonoisterosalpingografia
Alla paziente sono richieste poche accortezze per prepararsi al meglio all’esame:
- astenersi dai rapporti sessuali a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione;
- sottoporsi a un tampone cervico-vaginale, per escludere infezioni e infiammazioni in corso;
- verificare di non essere in stato di gravidanza, tramite un test attendibile o beta hCG eseguiti il giorno stesso dell’esame
- svuotare correttamente la vescica prima di iniziare l’esame.
Come funziona
Prima di eseguire la sonoisterosalpingografia, la paziente viene sottoposta a ecografia transvaginale preliminare, della durata di pochi minuti, finalizzata a indagare utero, endometrio e annessi, per escludere la presenza di controindicazioni all’esame.
Dopo questo check, la ginecologa inizia la procedura preparativa:
- per primo, viene inserito lo speculum, in modo da rendere più agevole l’accesso al collo dell’utero;
- viene poi introdotto un cateterino, del diametro di 5-8 mm, alla cui estremità si trova un palloncino;
- dopo aver appurato l’inserimento in sede, lo speculum viene tolto;
- grazie alla guida dell’ecografo, la ginecologa inietta tramite il catetere, un liquido composto da acqua e sostanze saline, che distende la cavità uterina e funge da mezzo di contrasto.
Dalla procedura si può verificare se le tube sono chiuse oppure pervie: la ginecologa osserva se il liquido passa attraverso le salpingi, riempiendo la cavità peritoneale. Quando questo passaggio non avviene, significa che ci troviamo in presenza di occlusione delle tube di Falloppio: possono risultare chiuse entrambe, oppure soltanto una.
Verificata la pervietà, l’esame è concluso e la paziente può tornare a casa.
La sonoisterosalpingografia fa male?
Ogni donna risponde diversamente: ci sono paziente che provano fastidio durante l’ecografia e pazienti che accusano dolori al basso ventre qualche ora dopo il suo termine.
In generale, i dolori avvertiti sono dovuti alla distensione dell’utero causata dalla soluzione iniettata in vagina, spesso molto simili ai mal di pancia mestruali, che scompaiono dopo un paio di ore.
In casi molto rari, possono esserci degli effetti collaterali, come: nausea, vomito, febbre, bradicardia, perdite ematiche, infezione pelvica e peritoniti.
Controindicazioni: chi non può sottoporsi a sonoisterosalpingografia
L’esame non può essere svolto nelle pazienti che presentano alcune condizioni di salute e patologie:
- gravidanza o sospetto di gravidanza;
- malattie dell’apparato cardio-respiratorio;
- vaginiti, infezioni e infiammazioni rilevate dal tampone cervico-vaginale;
- tumori maligni dell’apparato genitale;
- sactosalpinge o idrosalpinge (presenza di liquido nelle tube);
- mestruazioni e perdite di sangue;
- stenosi cervicale;
- malattia infiammatoria pelvica (PID).
Hai domande sulla sonoisterosalpingografia o vorresti sottoporti all’esame?