La perdita delle tube o la loro occlusione è una condizione che si verifica nella vita di tantissime donne provocando dei gravi problemi d’infertilità; per questo sono in tante oggi a chiedersi se è possibile rimanere incinte con la fecondazione assistita anche senza le tube.
Purtroppo, in questi casi, è molto difficile che si riesca ad avere un bambino in modo naturale, ed è per questo motivo che molte donne sono spinte a cercare delle soluzioni alternative.
In questi momenti di fragilità, le incertezze però diventano dei grandi ostacoli che possono trasformare questa condizione in un problema insormontabile, ed è proprio per cercare di eliminare ogni dubbio che oggi faremo chiarezza sulla fecondazione assistita in donne senza le tube.
Tube di Falloppio: che ruolo svolgono nella fecondazione
Le tube di Falloppio, i due organi che si trovano ai due lati superiori dell’utero, sono determinanti per il successo della fecondazione perché si occupano d’indirizzare la cellula uovo dalle ovaie verso l’utero per fare in modo che avvenga la fecondazione.
Perché le tube di Falloppio occluse impediscono la gravidanza
Come ti ho già anticipato, i problemi d’infertilità e l’impossibilità di portare avanti una gravidanza non sono dati soltanto dall’asportazione delle tube ma anche dalla loro ostruzione.
L’asportazione delle Tube, o una loro ostruzione, può impedire:
- la risalita degli spermatozoi eliminando le possibilità di fecondazione;
- il raggiungimento dell’utero da pare dell’ovocita fecondato rendendo impossibile l’impianto.
Purtroppo, l’ostruzione alle tube non manifesta nessun sintomo, quindi, nel caso tu stessi
provando a rimanere incinta da almeno un anno senza successo, ti consiglio di parlarne con un tuo medico e valutare esami specifici.
Dopo una diagnosi di ostruzione delle tube di Falloppio non curabile, o in caso di asportazione delle tube, se si desidera una gravidanza, è necessario iniziare a pensare di affidarsi alle tecniche di fecondazione assistita.
Cosa fare prima della fecondazione assistita per ottenere una gravidanza senza tube
Circa il 30% delle donne che non riescono a rimanere incinte hanno delle alterazioni alle tube uterine, ma questo potrebbe non essere l’unico problema che impedisce una gravidanza.
Uno dei problemi che concorre all’impossibilità di concepire è l’infertilità di uno dei due o di entrambi i partner.
Per questo motivo, dato che la fecondazione assistita è una pratica (più o meno) invasiva, prima d’iniziare un eventuale percorso è opportuno fare degli esami per misurare la fertilità dei futuri genitori.
Gli esami basilari per procedere con il percorso di fecondazione assistita sono:
- valutazione della riserva ovarica, per esaminare la capacità della donna di produrre gli ovuli;
- spermiogramma per studiare la forza dello spermatozoo e la sua capacità di fecondare l’ovulo.
FIVET e ICSI: tecniche di fecondazione in vitro per restare incinta senza tube
La fecondazione in vitro è una tecnica di fecondazione assistita che aiuta le donne senza tube a rimanere incinte.
Grazie alla fecondazione in vitro, infatti, è possibile unire attraverso tecniche di laboratorio l’ovulo della madre con lo spermatozoo del padre al fine d’impiantare l’embrione nell’utero materno.
Le tecniche di fecondazione assistita consigliate sono la FIVET e l’ICSI e utilizzano due procedimenti diversi:
- la FIVET prevede la fecondazione all’interno di una provetta in modo naturale;
- la ICSI invece prevede che gli ovuli vengano fecondati in modo artificiale attraverso la microiniezione di spermatozoi.
Grazie a queste tecniche, l’embrione può quindi svilupparsi nell’utero materno senza la necessità che gli spermatozoi attraversino le tube.
Ci tengo a precisare che il percorso verso la fecondazione assistita non è semplice, per questo motivo è importante farne un’attenta valutazione assieme a un medico di fiducia.
Se stai pensando di intraprendere questo percorso e di affrontare la fecondazione in vitro posso aiutarti a chiarire i tuoi dubbi e a trovare insieme a te e il tuo partner una soluzione adeguata.
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Dott.ssa Ginecologa Giovanna Vettraino.
