ENDOCRINOLOGIA E INFERTILITÀ: GLI SQUILIBRI ORMONALI POSSONO RIDURRE LA CAPACITÀ DI CONCEPIRE UN FIGLIO?

ENDOCRINOLOGIA E INFERTILITÀ: GLI SQUILIBRI ORMONALI POSSONO RIDURRE LA CAPACITÀ DI CONCEPIRE UN FIGLIO?

Ti spiego perché gli squilibri ormonali possono incidere sulla tua fertilità. Ipotalamo, ipofisi e ovaie comunicano tra di loro e, dalla loro interazione, dipende l’andamento del ciclo mestruale. 

Il sistema endocrino influenza, di conseguenza, anche l’ovulazione, la fase in cui l’ovulo si predispone alla fecondazione. 

In questa fase entrano in gioco due ormoni prodotti dall’ipofisi:

  • LH ormone luteinizzante;
  • FSH ormone follicolo stimolante

Nel corso dell’ovulazione viene raggiunto il picco di secrezione di FSH e LH. L’intervento di questi ormoni provoca la liberazione dell’ovocita dal follicolo, il quale è trascinato nelle tube uterine, dove potrà essere fecondato dagli spermatozoi. Nel caso in cui non avvenisse la fecondazione, l’ovocita degenererà entro circa 24-32 ore dopo l’ovulazione.

Se la donna non resta incinta, estrogeni e progesterone calano e l’endometrio si sfalda, causando il sanguinamento delle mestruazioni. 

Cambiamenti nel ciclo mestruale, come amenorrea, ritardi, o quantità del flusso, potrebbero dipendere da un’alterazione degli ormoni prodotti dal sistema endocrino, che, a loro volta, potrebbero incidere sulla fertilità femminile. 

Se hai il sospetto che un’alterazione del ciclo mestruale ti stia impedendo di rimanere incinta, ti consiglio di rivolgerti alla ginecologa o a un esperto di Endocrinologia riproduttiva. 


Per comprendere meglio i problemi ormonali, vediamo com’è composto il sistema endocrino 

Il sistema endocrino è costituito da tutte le ghiandole a secrezione interna: ipofisi, pancreas, timo, tiroide, paratiroidi, ghiandole surrenali, testicoli o ovaie. Le ghiandole sono tra di loro interdipendenti e collegate dall’asse ipotalamo-ipofisario. 

L’apparato endocrino produce tutti gli ormoni necessari all’organismo per un suo corretto funzionamento, anche quando si parla di fertilità. Uno sbalzo ormonale, quindi una sottoproduzione o una sovrapproduzione di ormoni, causa malessere, patologie e sindromi collegabili a difficoltà di concepimento.

Quali disfunzioni del sistema endocrino alterano la fertilità femminile? 

1. Disfunzione dell’ipotalamo o dell’ipofisi

L’ipotalamo produce le GnRH o gonadotropine, ormoni che regolano l’attività delle gonadi maschili (testicoli) e femminili (ovaie). L’ipofisi produce due particolari tipi di gonadotropine: gli ormoni LH (ormone luteinizzante) e FSH (ormone follicolo-stimolante) che hai letto nel primo paragrafo.

A cosa servono l’LH e l’FSH?

  • L’ormone follicolo-stimolante induce la maturazione dei follicoli e, ogni 28 giorni, ne porta uno a maturazione: è proprio l’ovulo che si prepara alla fecondazione in fase luteica.  
  • L’ormone luteinizzante, invece, stimola la produzione di estrogeni e l’ovulazione, disponendo l’ovaio alla fecondazione. Ma nella fase luteinica del ciclo mestruale, c’è un’altra ghiandola che compare temporaneamente nell’ovaio: il corpo luteo. Il suo compito è produrre progesterone, l’ormone che favorisce l’impianto dell’ovulo dopo la fecondazione. 

Quando le gonadotropine, LH e FSH vengono prodotte in modo disfunzionale dall’ipotalamo e dall’ipofisi possono verificarsi alterazioni nella maturazione dell’ovulo, ritardi del ciclo mestruale e altri disturbi. 


2. PCOS sindrome dell’ovaio policistico

In questa patologia, le ovaie producono una quantità eccessiva di testosterone, un ormone maschile presente nella donna solitamente in minime dosi. Uno dei sintomi più comuni della PCOS è l’anovulazione: la mancanza di cicli ovulatori. È importante non confondere l’aver avuto la mestruazione con l’avere ovulato. Infatti, soprattutto nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico, non è detto che un ciclo mestruale sia stato anche un ciclo ovulatorio.

Un quadro clinico simile può rendere complesso il concepimento, anche in caso di PMA


3. Ipotiroidismo e Ipertiroidismo

Secondo la Fondazione Serono, “l’ipotiroidismo si associa a ridotta secrezione delle gonadotropine, ad alterata sintesi di progesterone per insufficienza del corpo luteo, ad alterata metabolizzazione periferica degli estrogeni; in presenza di ipertiroidismo, invece, si riscontra un’aumentata secrezione delle gonadotropine, aumentata conversione periferica di androgeni in estrogeni e alterata metabolizzazione periferica degli estrogeni”. 

È evidente come le disfunzioni della tiroide debbano essere curate e monitorate se si cerca una gravidanza. 

4. Patologie surrenaliche 

Le insufficienze a carico del surrene, una ghiandola del sistema endocrino situata sul rene, possono derivare da patologie genetiche come il morbo di Addison o l’iperplasia surrenalica congenita.

In entrambi i casi la produzione di aldosterone, cortisolo e androgeni, ormoni sempre importanti per l’ecosistema ovarico, è ridotta e causa un’interferenza con l’equilibrio generale degli ormoni necessari all’ovulazione e alla fecondazione. 

5. Vitamina D ridotta

Secondo studi recenti, oltre il 20% delle donne in età fertile ha un calo di vitamina D. La stessa sembra ritagliarsi un ruolo importante nell’impianto dell’embrione, tanto che la sua carenza potrebbe anche essere una possibile causa di aborto. 

6. Diabete di tipo 1 e di tipo 2

Anche il diabete potrebbe essere un fattore in contrasto con una gravidanza se non correttamente gestito e curato, oltre a comportare problematiche successive alla fecondazione, come scompensi glicemici o diabete gestazionale. 

La glicemia alta in gravidanza è anche potenziale causa di malformazioni nei neonati e non bisogna mai sottovalutarla. Se stai pianificando di avere un figlio, effettua degli screening periodici, soprattutto in caso di precedenti nella tua cartella clinica. 


Hai una delle patologie elencate e vorresti un consulto ginecologico in vista di una gravidanza? 
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