Se sei qui, è perché stai valutando di intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita dopo tanti tentativi di concepimento falliti. Prima di decidere se la PMA è la strada giusta per voi, vi sarà utile conoscere la differenza tra fecondazione omologa ed eterologa, soprattutto se l’infertilità o la sterilità interessano entrambi i componenti della coppia.
Ecco cosa sapere per affrontare una scelta consapevole.
Che differenza c’è tra fecondazione omologa ed eterologa?
La differenza tra i due trattamenti è molto semplice: nella fecondazione omologa gli spermatozoi e l’ovocita appartengono entrambi ai futuri genitori; nella fecondazione eterologa un gamete maschile o un gamete femminile appartengono a un donatore o a una donatrice.
Se nel primo caso il bambino avrà il patrimonio genetico di entrambi i genitori, nel secondo il patrimonio genetico apparterrà a un genitore e al donatore.
Quando si ricorre alla procreazione medicalmente assistita?
La PMA è indicata per le coppie con infertilità comprovata – in cui un partner o entrambi presentano problematiche accertate da un iter medico – o in caso di infertilità idiopatica. La procreazione assistita entra in gioco quando la coppia desidera avere un figlio ma non riesce a ottenere una gravidanza tramite la fecondazione naturale.
Valutando la causa all’origine dell’infertilità, l’équipe medica sceglie una fra le tre tecniche di PMA attualmente approvate dal sistema sanitario, molto simili tra loro, sia in caso di fecondazione omologa che eterologa.
Tecniche di primo livello: inseminazione intrauterina
La IUI è la tecnica di PMA meno invasiva, svolta in regime ambulatoriale, nel giro di poche ore. Prevede l’iniezione nella cavità uterina di liquido seminale durante i picchi di ovulazione, monitorati tramite ecografia transvaginale. Quando l’ovulazione non avviene spontaneamente, viene stimolata farmacologicamente (stimolazione ovarica) sotto stretta osservazione del medico.
Inseminazione intrauterina nella fecondazione omologa
Il liquido seminale appartiene al partner e viene prelevato il medesimo giorno dell’inseminazione. Lo sperma è poi preparato in laboratorio e iniettato nella cavità uterina, lasciando fare alla natura il proprio corso.
Inseminazione intrauterina nella fecondazione eterologa
Grazie alla legge 40 del 2004, la coppia può affidarsi a un centro di fecondazione assistita per ottenere il liquido seminale di un donatore, che sarà selezionato da équipe specializzate, tenendo conto di etnia, gruppo sanguigno e caratteristiche genetiche del donatore.
Tecniche di secondo livello: fecondazione in vitro o microiniezione intracitoplastica
La FIVET o l’ICSI sono tecniche di secondo livello più invasive per la donna. Si basano sul prelievo di uno o più ovociti dall’utero, che verranno poi fecondati in vitro.
FIVET e ICSI nella fecondazione omologa
Nelle tecniche di secondo livello per la fecondazione omologa, la cellula uovo appartiene alla donna della coppia e non a una donatrice. Tutto l’iter diagnostico, medico e burocratico non coinvolgerà terze parti e sarà valutato sulle problematiche di fertilità riscontrate in fase di indagine.
FIVET e ICSI nella fecondazione eterologa
La procedura medica è la medesima, ma l’ovulo appartiene a una donatrice, mentre il liquido seminale proviene dal papà biologico o viceversa.
Leggi anche: Fivet, ICSI e IUI: che differenza c’è tra le tecniche di PMA?
Tecniche di terzo livello: prelievo chirurgico degli spermatozoi
In questa categoria rientrano le tecniche che prendono il nome di Mesa, Tesa e Tese e vengono messe in campo in caso di grave infertilità e azoospermia, dovuta a ostruzione delle vie seminali o a un mancato processo di maturazione degli spermatozoi.
Le tecniche di terzo livello sono valide solo in caso di fecondazione omologa e in tutte si preleva il liquido seminale in modo invasivo:
- Mesa: il prelievo avviene nell’epidimimo;
- Tesa: il prelievo avviene dai testicoli tramite ago;
- Tese: il prelievo richiede un intervento di biopsia chirurgica.
L’asportazione è seguita dalla fecondazione in vitro e dal successivo impianto dell’embrione nella cavità uterina della madre biologica.
Ora che conosci la differenza tra fecondazione omologa ed eterologa, potresti avere altre mille domande e dubbi sulla strada giusta per voi. Il mio consiglio da medico è rivolgervi a uno specialista di fiducia, che sappia indicarvi l’iter corretto per la vostra storia clinica.
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